Inaugurazione Mostra a Verona - 20/11/2009
Testo di presentazione di Roberta Fiorini (Critico d'arte- Firenze)
Testo di presentazione di Roberta Fiorini (Critico d'arte- Firenze)
Daniela Savini
di Roberta Fiorini (Critico d'arte- Firenze)
Daniela Savini la possiamo incontrare, per conoscerla, attraverso percorsi diversi quanto meno dal punto di vista più evidente della tematica certamente non unica: così la natura, i luoghi della memoria (la sua terra abruzzese) o i ritratti, dunque l'uomo, la figura. Ma c'è unicità nel suo procedere con una ricerca che è al tempo stesso estetica ed interiore, due indagini che l'artista persegue come fossero argomentazioni inscindibili. Del resto ce lo dice la sua stessa formazione che si è rivolta all'arte sia dal punto di vista della preparazione tecnica (con il Liceo Artistico) sia della preparazione storico-filosofica (con la Laurea in Conservazione dei Beni Culturali e poi il Diploma in Archivistica Paleografia e Diplomatica): una scelta di approfondimento dunque che vuole essere poliedrica ma anche costruire un solido ponte tra passato e presente, tra archetipo e attualità, per rispondere all'esigenza di riconoscere le proprie radici e insieme focalizzare un'origine idealmente universale.
Questo suo bagaglio culturale fortunatamente non diviene mai iconografico; la Savini infatti rifugge citazionismi quanto simbolismi nel suo linguaggio visivo e anzi ci porge un realismo di immagine il cui carattere fluidamente muta con la crescita e il nutrimento costante della propria espressività. Ecco allora che i suoi referenti culturali che l'artista stessa dichiara - fra tutti Cesare Pavese e la sua lettura del mito - non si palesano in termini di trasposizione figurativa bensì costituiscono l'humus del terreno sul quale la Savini evolve e sviluppa i propri temi. Temi che possono anche essere universali ma che rivivono rapportati alla sua personale esperienza di vita: come la ricchezza espressiva della natura, come la languidezza del ricordo di tempi passati che ritroviamo nei luoghi e spazi fatti di silenzi, nella sensibilità che l'artista mostra nel cogliere la magia di un gioco di luce ed ombra; e poi in altri umori, in umori nuovi, quella natura diventa teatro di un racconto intimistico e di un percorso alla ricerca di se stesso (così leggiamo la figurina rossa nei suoi paesaggi dai riverberi brillanti, l'io, in viaggio dentro il proprio immaginario. In altri spartiti la materia pittorica trova nuova consistenza e lo spessore con cui esegue i bianchi ci fa percepire al tempo stesso l'immagine della neve e pure un desiderio di maggior astrazione ed essenzialità narrativa: la stessa essenzialità che connota le sue figure, con pochi elementi di scena e di colore ma sempre così pregnanti nel loro sguardo- ora vuoto ora silenzioso come quei luoghi montani - e si rivolgono ad un dialogo muto quasi cercando di imporsi a motivo di riflessione e non per raccontare di se ma dei tanti quesiti filosofici e psicologici che vivere comporta.
In questo cammino di esperienza artistica dobbiamo considerare che savini è un autore giovane e dunque non possiamo pretendere da lei risposte a tali quesiti ma mi preme sottolineare quanto invece sia apprezzabile che lei attraverso l'arte ci ponga domande: fare arte non solo per offrire godimento estetico ma per partecipare agli altri l'emozione di una continua ricerca di equilibrio e di armonia perché noi vediamo che nei suoi testi visivi c'è una sorta di amarezza ma insieme c'è anche un respiro di speranza, un'energia che è volontà di istituire una nuova correlazione, volontà di rendere meno silenzioso il dialogo."
La mostra-premio (Premio Italia per le Arti visive 2009) si svolgerà in seno alle iniziative della "Settimana d'Arte di Cecìna", quest'anno alla ventesima edizione, dal 2 al 9 agosto a Maderno sul Garda, organizzata dall' Associazione "Cecina Promotion".
25 mostre internazionali al Palazzo “Il Cremonese”, lungolago Zanardelli, ingresso libero, dalle ore 21 alle ore 24.
8 serate internazionali “Campo Ippico” lungolago Zanardelli, ingresso libero, inizio spettacoli ore 21.
Sotto il tema “ 20 Anni Settimana d’arte – Caduta dei Muri 20 Anni dopo” diverse nazioni si uniscono in arte e cultura.
Tutte le serate verranno introdotte dai Consoli Generali di Milano delle diverse Nazioni, saranno presenti Autorità Italiane e straniere.
Verranno esposte mostre documentarie al tema della Settimana da Germania, Polonia, Ungheria e la Commissione Europea. Prima delle serate ci saranno introduzioni di personaggi competenti sul tema “Caduta dei Muri – la riunificazione di Europa”.
Le mostre sono di pittura, scultura, arredo artistico, gioielli, installazioni di sculture e piante.
Partecipano artisti italiani e stranieri. Parteciperà il Consorzio Garda Classico con degustazione di vini e prodotti della Provincia di Brescia.
Parteciperanno le Province Brescia e Cremona e in primo luogo la Città di Toscolano Maderno.
La Settimana d’arte di Cecina è un evento da 20 anni conosciuto come importante festival del lago di Garda.
Per ulteriore informazione potete visitare nostri siti: www.gardacecinaprom.com e www.gardacecinarts.com
Mostra personale presso il Palazzo “Il Cremonese” in occasione della XX settimana d’Arte di Cecìna a Toscolano Maderno (BS) dal 2 al 9 agosto 2009.
Il Tempo muove e trasforma. Muta la materia, che tra un prima e un dopo, diviene. E mentre il passato disturba il futuro con immagini sbiadite e stanche, chi crea, insegue un canto di resistenza … .
Considero le mie opere ed elaborati progettuali come espressione del mio pensiero ed essere-esistente, pertanto esse possono essere equiparate a frammenti, parti di un racconto, documenti di un complesso organico in continua formazione che identificano il soggetto produttore-l'artista.
Le opere scelte qui per questa sede e manifestazione sono la sintesi di un percorso non ancora giunto al termine ed in fase di sviluppo, il quale dovrebbe espletarsi in una grande mostra dal titolo (Radici, percorsi …il viaggio della vita) che mi piacerebbe fare a Teramo città in cui sono nata ed ho avuto la prima formazione artistica, e con la pubblicazione di un catalogo a testimonianza dell’avvenimento - e come prima elaborazione scritta del più ampio e generale pensiero di me artista.
"Non c'è un soggetto unico e privilegiato come d'altronde non può esserci unilateralità nella vita di un uomo, l'attività artistica necessariamente riflette la vita, il pensiero, i desideri dell'artista; pertanto la sua singolarità, peculiarità si possono riscontrare nel modo di fare -la tecnica, e nella ricostruzione del racconto o pellicola 'cinematografica' che continua a girare da sola all'ombra di un regista "inconsapevole" consapevole del fatto che ne potrà girare una sola nel tempo che ha a disposizione".
Quadri d'autore, pezzi unici come è unica e irripetibile la singola esistenza.
Una nuova sfida da affrontare con forza, con passione, con l’estro tipico di chi attraverso la pittura, a suo dire, esprime la sua essenza ed incarna pienamente nel fare pittorico ogni suo pensiero e gesto. Si può parlare per le opere di Savini di narrazione del concetto o dell’elaborazione filosofica dell’esistenza e del proprio esistere. Apparentemente può sembrare una pittura vecchia maniera, a volte superata dalle nuove tendenze contemporanee che non bisognano necessariamente di tecnica e immagini, in realtà essa ricorre volontariamente con ferma convinzione a queste “immagini” momenti significi di un essere qui ed ora, “ic et nunc” della tradizione classica, un modo come un altro per affermare se stessi, il proprio io universale.
Spatola o/e pennello; forti effetti timbrici e carichi di materia o lievi velature quasi acquarellati monocromi e colature di colore, non importa.
In un mondo caratterizzato da forti individualismi e tendenze, tende all’orizzonte un nuovo artista che non vuol far altro che porgere al pubblico il proprio pensiero e riconoscersi in esso; non una meteora ma un punto fermo di riferimento come una stella nel vasto spazio costellato.
Cosa importa se la persona sia pittore, scrittore o cantautore, ognuno usa il mezzo, gli strumenti che gli sono più congeniali. Bisogna andare oltre l’apparenza, il visibile, il sé statico e scorgere il sé universale.
http://www.teramani.net/articolo.asp?articolo=178